Esplorando le colline torinesi
- Associazione Antera
- 10 mag 2020
- Tempo di lettura: 2 min
Aggiornamento: 25 nov 2020
A pochi passi dalla città ci sono una moltitudine di sentieri e ci si ritrova in poco tempo immersi nella natura, tra ville e panorami mozzafiato

Strada Val SanMartino, Parco Leopardi, Superga, senza bisogno di prendere mezzi o automobili partendo dal fiume Po si possono raggiungere in pochi minuti sentieri e altitudini.
“Siamo circondati di bellezza.”
Sabato mattina, c'è un sole magnifico, ho voglia di camminare, di montagna, ma altrettanta poca voglia di mettermi in auto o un treno per andare in qualche valle vicino a Torino, oggi mi sento contemplativa e non particolarmente montagnina.
Allora mi avvio lungo il Po e i miei passi mi portano a salire, su da Piazza Hermada, scopro che hanno fatto nelle rotaie dove passava il tre un bellissimo parco, con tanto di piante, sedie gialle e manifesti esplicativi, certo non è il massimo sostare tra le corsie delle auto di corso Regina Margherita, mi spingo oltre, salutando il mercato di Piazza Borromini e procedo su da Strada Val San Martino, con l'idea anche di andare a vedere una casa in cui ho abitato qualche anno fa, l'autunno si respira, foglie gialle, alberi incantevoli e colori, un po' di rugiada su foglie e steli.
Le case sono bellissimi e dopo una salita e un po' di curve arrivo a Villa Rey, villa meravigliosa che si affaccia su un belvedere che abbraccia Torino, San Mauro e la collina di Superga, proseguendo oltre, ecco che mi affaccio su un altro panorama dove svettano la Mole e si vede in lontananza la Sacra di San Michele e la val di Susa, camminando ancora trovo dei lavori, e superato questo ostacolo, nonché il commento maschilista di uno di questi a cui rispondo, ecceccavolo!, arrivo finalmente al recinto dove si trova un bellissimo cavallo nero, che è qui sempre. Salgo ancora e ancora, non incontrando anima viva, solo il suono di uccelli, del vento e di qualche cane che fa da guardia a ville strepitose. Andando ancora oltre mi perdo a contemplare alberi e raggi del sole che disegnano scie.
Decido di ritornare ma facendo un anello e scendo da un'altro versante che arriverà in Largo Tabacchi. Incontro il simpatico signor Giancarlo, che passeggia anche lui, e scopro essere un curioso Leone, come me, mi mostra una chiesetta deliziosa e mi racconta alcune storie di nobili che abitano in questi palazzi, i giarsini sono magnifici e ben tenuti, serre e alberi da frutta, giardini all'inglese, cancelli e statue.
Riprendo il mio cammino e ritorno in città, si è fatto tardi e inizio ad avere sete e fame, attraverso i parchi che costeggiano il fiume, il Michelotti e giungo a casa, felice e scaldata da questo sole ottobrino.



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